Luca Allievi lavora come Front End Developer a Berlino.
Fai il web developer da 7 anni, perché il salto verso Berlino?
È stata una coincidenza.
Dopo un’esperienza di tirocinio di 3 mesi a Malta, la scorsa estate mi sono rimesso a cercare altre occasioni all’estero spinto più dalla voglia di vivere in realtà nuove e non tanto dalla congiuntura negativa in Italia.
Non pensavo seriamente alla Germania ma l’opportunità che si è poi presentata insieme allo spirito internazionale della capitale tedesca mi ha spinto a cogliere l’occasione.
Come hai trovato l’opportunità lavorativa nella capitale tedesca?
A parte la ricerca diretta, ricevevo chiamate da agenzie di reclutamento in Europa grazie ad un buon profilo su Monster.
Dopo qualche tempo avevo qualche colloquio in ballo per alcune posizioni in Irlanda e Germania.
Ho ricevuto un’offerta di lavoro per Cork, in Irlanda, ma non ero molto contento della posizione lavorativa in sé e ho rifiutato, essendo più interessato ad opportunità come Front End Web Developer.
Successivamente ho avuto altri tre colloqui per posizioni in Germania, due a Berlino e una a Düsseldorf. Alla fine ho ricevuto due offerte per lavorare nella capitale, entrambi per tirocini pagati. Ho finalmente accettato una delle due e a Novembre sono partito.
Ci descrivi l’ambiente lavorativo tedesco?
L’azienda in cui lavoro è una start-up di respiro ormai internazionale, anche se la maggior parte dei dipendenti sono tedeschi, eccetto il nostro reparto (IT) dove praticamente tutti veniamo da diversi paesi.
In genere si respira professionalità e serietà, ma non mancano momenti per divertirsi e distendersi. Dove sono io si può comunque lavorare tranquillamente senza tante pressioni.
I colleghi “internazionali” sono tutti molti disponibili e alcuni li considero ormai amici, mentre i colleghi tedeschi negli altri reparti sono in genere molto riservati. Forse il fatto di non parlare tedesco accentua questa carenza di comunicazione, o forse è per via del temperamento standard berlinese. In ogni caso si lavora bene.
Che conoscenza del tedesco avevi prima di partire? Puoi lavorare usando solo l’inglese?
Praticamente zero.
Non avevo mai studiato tedesco a scuola o all’Università e ad essere sincero non mi ero mai interessato alla lingua.
Non l’ho considerato un gran problema prima di partire, visto che comunque mi era stato detto che Berlino è una delle città più internazionali in Germania e soprattutto nel mio settore lavorativo si può tranquillamente usare l’inglese.
In effetti il mondo delle start-up offre molte opportunità con la sola conoscenza di un buon inglese. Recentemente abbiamo proposto all’azienda di organizzare un corso di tedesco per integrarci meglio e a breve dovremmo cominciare.
Per quanto riguarda la vita di tutti i giorni, il tedesco aiuta moltissimo anche se non strettamente necessario direi. Mi sono sentito un alieno i primi tempi, ma poi si comincia a spiccicare qualcosa anche senza aver frequentato un corso. Nel mio caso sono stato un po’ pigro e non mi sono trovato molto motivato nell’apprendimento in generale (non son da prendere come esempio!).
Solo recentemente mi sono mosso per mettermi al passo.
Pro e contro della vita a Berlino?
Si parla spesso del tempo atmosferico quando ci si sposta dall’Italia e Berlino non fa eccezione.
L’inverno qui è lungo, freddo e generalmente tenebroso e può essere una bella sfida per le persone a cui sta molto a cuore il clima della nostra penisola.
Per quanto mi riguarda adoro il freddo (senza troppi eccessi) e l’unica cosa che mi ha veramente dato fastidio lo scorso inverno è stata la carenza di luce. Le giornate sono molto corte e in Gennaio mi è capitato di non vedere il sole nell’arco di un paio di settimane.
A lungo andare può intaccare l’umore. Al contrario quando arriva la bella stagione (quest’anno solo ad Aprile/Maggio ho cominciato ad apprezzare la vita all’aria aperta) la situazione si capovolge: la città diventa verdissima, le strade vengono invase da una marea di biciclette e l’intrattenimento all’aperto non ti lascia proprio a bocca asciutta.
I berlinesi possono spesso essere scontrosi, ma per fortuna un po’ di sense of humour e disponibilità si trovano sempre. In fondo la vita in metropoli può renderti facilmente nervoso: Berlino riduce il rischio di nevrosi con una popolazione nonostante tutto contenuta in proporzione al territorio ed una buona manciata di parchi e laghi dove potersi rilassare lontano dai clang clang urbani.
Gli affitti sono bassi in confronto ad altre capitali europee, anche se in aumento. Il costo della vita è in generale abbordabile.
Tornerai in Italia?
Credo che nessun espatriato abbia una risposta precisa sul ritorno.
Il mio paese manca, come credo manchi in misura diversa a qualunque italiano qui o a Londra o a Lisbona o a Tucson. In realtà quello che manca è un’insieme di esperienze, persone, odori, luoghi, momenti.
Cerco spesso di vivere il momento e non riesco ad immaginarmi ancora il ritorno.
Grazie Luca e buon proseguimento a Berlino!
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