Il New York Times rivela che l’utilizzo delle ‘internships’, equivalenti agli stage non pagati in Italia, sta aumentando sempre di più sul mercato del lavoro degli Stati Uniti.
A causa della crisi finanziaria globale molte ditte hanno aumentato il proprio utilizzo di questo tipo di modalità di lavoro.
Il problema, secondo le autorità, è che i datori di lavoro stiano usando queste ‘internships’ illegalmente per ottenere manodopera gratis e che i giovani abbiano troppa paura per sporgere denuncia.
Le autorità confermano che i datori di lavoro che gestiscono un’azienda con scopo di lucro non possono offrire una internship e non pagare.
Gli unici casi nei quali la internship può essere non retribuita riguardano le situazioni dove il lavoro offre un addestramento equivalente ad un’istituzione scolastica; dove lo stagista non sostituisce lavoratori regolarmente pagati e dove il datore di lavoro non “trae un vantaggio” dalle attività svolte dallo stagista. In pratica la internship deve offrire un’esperienza prevalentemente positiva ed istruttiva allo stagista e non l’azienda.
Che il numero di internships offerte sia in aumento viene confermato da Lance Choy, direttore del Career Development Center dell’Università di Stanford. Quest’anno 643 internships non retribuite sono state pubblicate sulla bacheca ricerca lavoro dell’Università, due anni fa il numero era di 174 soltanto.
Nel 2008, secondo la National Association of Colleges and Employers, 83% dei laureati ha avuto esperienze di internships mentre nel 1992 la cifra che era solo del 9%. Ciò significa che centinaia di migliaia di studenti fanno uno stage ogni anno. Alcuni esperti stimano che tra 25% e il 50% di questi stage sono non scegli uno.
Tanti studenti rivelano che gli stage non erano altro che una copertura per lavoro noioso senza valore educativo. In tal caso le autorità dicono che è illegale non pagare gli stagisti. Molti di questi ultimi però si rifiutano di rivelare il proprio nome o il nome del datore di lavoro per paura di arrecare danno alle prospettive di lavoro future.
Esiste poi il problema degli studenti che non possono permettersi di lavorare per tre mesi senza essere pagati.
Questo li pone in una situazione svantaggiosa rispetto a studenti provenienti da famiglie più abbienti. Non potendo permettersi di lavorare gratuitamente gli studenti più poveri rinunciano alle internships, riducendo così le probabilità di trovare un lavoro finiti gli studi in quanto il proprio curriculum non mostra esperienza lavorativa rilevante.
Siete stagisti in Italia?
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Lavoro per Italiani USA
Ciao a tutti! alechicago quale sarebbe il visto valido per essere pagati??
Adesso mi trovo a Chicago, come turista..
Qui a Chicago, gli internships sono pagati.
Evidentemente gli italiani che son venuti qui per uno stage, non possedevano il visto valido per esser retribuiti.
Confermo, da Agosto a Novembre ho frequentato uno stage a Chicago presso un ente gestito da un titolare italiano. Stage totalmente gratuito, mi è stato detto che in USA uno stage non remunerato è illegale, ma la logica è: “per un ragazzo italiano uno stage all’estero fa curriculum, posso fare anche a meno di pagare, se ad uno non và bene verrà qualcun altro”. Difatti il ricambio di stagisti che stanno lì dai due ai tre mesi è continuo, e il lavoro svolto non si limita alle fotocopie, ma và ad alleggerire parecchio il lavoro dei colleghi regolarmente assunti. Che dire, l’esperienza è stata positiva, però se mi veniva qualche soldino in tasca non mi sarei lamentata.
Un mio amico, che s’è diplomato insieme a me l’estate scorsa, ad Ottobre ha iniziato a lavorare per una ditta che crea siti in Joomla. L’ultima volta che l’ho sentito, a Gennaio, stava lavorando gratis (con la scusa che non aveva esperienza con Joomla) e sperava che iniziassero a pagarlo a Febbraio.
Ogni sito che ha fatto, l’azienda se l’è pagato 500€+, dando 0 a lui.
Ora non so se lo stanno pagando, è da un po’ che non lo sento.